venerdì 27 novembre 2009

"C'est une Révolte?" "Non, Sire, c'est une révolution"

Fragole e sangue. La rivoluzione. L’occupazione non c’entra, le parole vuote neanche. E' la rivoluzione contro l'ordine costituito delle cose, contro un modo di pensare e quindi un modo di agire. E’ decidere che non va. Decidere e svoltare. Appartiene ad un solo gruppo sociale, quello dei giovani che non ci stanno più, che vogliono cambiamento. Il più delle volte purtroppo è rivolta simbolica, fatta di filosofi reazionari, gesti, parole, proclami ad alta voce. Solo aria. Altre volte si incarna in un luogo, il luogo dell’insurrezione, della sovversione, della manìa, della catarsi, della liberazione. E' la solidificazione di un ideale, la struttura reale di un pensiero. E' un luogo fisico, materiale, empirico. Quel posto dove chiunque si sente libero di fare qualunque cosa. Un rifugio. Dove qualunque cosa è lecita, almeno per chi la fa. Dove tutto è subito, MA le conseguenze non vengono occultate alla mente, che crede di poter tutto. Senza limiti ne freni. E' luogo di vita vera. O meglio è il luogo dove si vivono più a fondo le esperienza umane. Dove tutto è al massimo, tutto è sfrenato, tutto è eccesso. A volte ci sono l'ebrezza più stonante, la musica più psichedelica, le luci più accecanti, le sigarette più nebbiose, le urla più stridenti, le parole più taglienti, le risa più divertite, le espressioni più folli, gli occhi più sballati, le mani più veloci, i ritmi più serrati. A volte ci sono musica tranquilla, parole LIBERE, pensieri in volo. Come quando, durante il lungo viaggio attraverso l'America Carlo Marx e Sal Paradise sedevano sul letto e parlavano per ore, cambiando argomento ogni volta che gli andava, saltando dalla religione alla pittura, dal sesso all’odore del parco la domenica mattina. Un posto così esiste solo per chi lo sa creare, per chi sa concretizzare questi che sono tutti stati d'animo interiori, che difficilmente nella realtà castrata della vita vengono fuori, che mai sono spronati, che mai sono accettati. Bisogna essere bravi, bisogna creare armonia tra persone e persone e tra persone e ambiente. Bisogna volerlo,e dopo, dopo averlo voluto lasciarsi andare e provare. LA LIBERTA’ è nostra se ce la prendiamo. Un volo ad ali spiegate di qualche ora. Come uno shot di vodka. Come un trip di lsd. Come una notte di sesso infinita. Come un esplosione. Come un lampo. Veloce, potente, totalizzante. Il massimo del casino, il massimo del silenzio. Il massimo della dolcezza e il massimo della violenza. Fragole e sangue. MA NIENTE DI TUTTO QUESTO SERVE SENZA L’ELEMENTO QUALIFICANTE DI TUTTO. LA RAGIONE. Bisogna essere vivi, sentirsi vivi. Bisogna essere veri. Per avere la forza di cambiare, bisogna essere già in grado di conoscere se stessi. La rivoluzione parte da dentro ed è totalmente, totalmente razionale. E’ sbagliato credere che sia una questione di invasamento, di allucinazione, di semplicistica voglia di rumore. E’ pura e semplice ricerca della verità. E questa non si trova a mente annebbiata. La Verità si ritrova sempre nella semplicità, mai nella confusione (Isaac Newton), ma questo non implica che in un momento di assenza di verità, per trovarla, non si debba creare un po’ di confusione. Far vedere, come si diceva, che siamo VIVI. E’ questo il punto focale, il nodo centrale, la base di tutto. Rendere noto che c’è chi non ci sta. Non solo a parole, quelle arrivano solo ad un certo punto purtroppo. MA con i fatti. Una delle meravigliose conclusioni a cui giunge Chris McCandless verso la fine del suo viaggio, e quindi della sua vita è che se si vuole qualcosa di vero, BASTA ALLUNGARE LA MANO E PRENDERSELO.

“A quel tempo danzavano per le strade come pazzi, e io li seguivo a fatica come ho fatto tutta la vita con le persone che mi interessano, perché le uniche persone che esistono per me sono i pazzi, i pazzi di voglia di vivere, di parole, di salvezza, i pazzi del tutto e subito, quelli che non sbadigliano mai e non dicono mai banalità ma bruciano, bruciano, bruciano come favolosi fuochi d'artificio gialli che esplodono simili a ragni sopra le stelle e nel mezzo si vede scoppiare la luce azzurra e tutti fanno «Oooooh!»”
(On the road, Jack Kerouac)

Buonanotte.
Jack

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